martedì 30 aprile 2013

Quel barlume


Possibile la mente
non sfugga mai
al pensiero
di Te


E’ una sopportazione
di bene ha solo
che riguarda 
Te


La consolazione che ho
nonostante una vita
abbia fatto i comodi
suoi nel male più
che nel bene


Quel barlume che fa battere
il cuore tutti i giorni
è acceso dalla scintilla
del mio amore
di sempre
di Te
Carlo Sani

Non accadesse


Mi comporto
da intronato
da quando
Ti ho persa


Tutto il vuoto l’insofferenza
si è impadronita della
mia volontà


Cerco di ascoltarmi


Mi dico alla mia età
bisogna evitare
quello che da
giovani
ci
bruciava l’anima


Ho fin qui capito che
lo scotto è uguale
se non peggio



Perché quando si ama
avendo ormai il bianco
che tinge i capelli


Si ama con più convinzione
cercando tra le virgole
i punti a capo tutto
l’amore possibile


Con la determinazione
sia la storia della
svolta alla
propria
esistenza


Devo dire che non
mi sono tirato
indietro su
niente


Mi sono consumato
nel cercare quello
che ora mi ha
annientato
non
accadesse

Carlo Sani


domenica 28 aprile 2013

Il conflitto


E’ finita sto così
male mi convinco
non essere parte
in causa


Svegliarmi con addosso
il peso di una notte
di domande irrisolte


Non avere più
il pigiama con
il Tuo profumo
di sonno


Non sapere se mettere
i piedi giù dal letto
e farmi carico di
un peso
così


O rimanere tra le
coperte a cercare
di risolvere
il conflitto
tra cognizione
e convinzione


Carlo Sani




Da rottamare


Mi domando un cuore
a quanti dolori non
deve sottrarsi
in una vita


Pensavo sino a pochi
giorni fa di non
averne scordato
alcuno


Ma è sempre quello
che mai speri 
di provare
a fare la
differenza


Ho la mente che non
sopporta più un cuore
che manda in circolo
solo sofferenza



Mi sento da rottamare
senza Te non posso
più stare


                 Carlo Sani

venerdì 26 aprile 2013

la “Presenza”


Ricordare è amare


Amare è non
dimenticare


Tre stati d’animo
che rendono
vivida


la “Presenza” di chi
ci ha lasciati

   
Carlo Sani
  

giovedì 25 aprile 2013

La mente


Lo spazio finisce quando
la mente non riesce
ad andare oltre


La mente fulgente
mai immobile


L’apertura la porta
dentro se senza
restrizione
alcuna

    Carlo Sani


lunedì 15 aprile 2013

Sempre più forte


Parlo piano non
riesco ad
ascoltarmi

Ho urlato tante
troppe volte


A volte per un niente
un po’ troppo
pedante

Il più accecato da quello
che lentamente ma
inesorabilmente
ha reso furibonde
le mie giornate


La gelosia non c'era
sera la supplicassi
di smettere


Il mattino come d’abitudine
mi prendeva alle spalle


Senza riuscire a scrollarmela
di dosso ho continuato
a urlare sempre più
forte

                        Carlo Sani


Il mio errare


spero Tu abbia capito
quello che assilla i tuoi
giorni

Pesa su tutte le tue notti
senza pace tra impauriti
cuscini

Ho dovuto obbligato
da troppo tempo
alla deriva

Dei tuoi infiniti tormenti
chiudere questo
inadeguato
trascinarci

Anche se quel sogno
ci rendeva inconfondibili

In esso i nostri cuori
i sensi si riempivano
di noi

Ora solo, sono
dei passi che
vagano

Col pensiero di Te
continuo il mio
errare

                  Carlo Sani

venerdì 12 aprile 2013

Visto l’età


La felicità credo sia una
condizione d’intensa
gioia,sensazione per
cui niente è meglio
di quel momento


Al punto da fare
la differenza
nonostante
il trascorrere
del tempo
tra tutti
i ricordi


Quella differenza che per
sempre identifica con
viva lucidità quei
momenti come
unici
e insostituibili


Io non ho provato
mai in tutta
la mia vita
nulla di
tutto ciò


Perché qualche ombra
ha sempre offuscato
il nascere di quelle
situazioni


La felicità ha preso da me
le distanze ad oggi
no si è fatta mai
raggiungere


Ormai credo visto
l’età sia troppo
tardi per
le presentazioni


Carlo Sani

  

martedì 9 aprile 2013

Cassetto dell’incoscienza


Soluzione come
quando
a cosa


Di problemi
ho i cassetti
pieni


Troppo preso dalla curiosità
di ogni giorno per quello
che poteva verificarsi


Ovvio che tutto
e niente poteva
capitarmi


Non mi facevo carico
del peso delle cose


Troppo allegro andante
ne sfioravo l’accaduto
evitando il contenuto


Di quello ne prendevo
nota accantonadolo
in continuazione


Poi è successa una cosa
la percezione a bussato
alla realtà del mio
comportarmi



Accorgendomi drasticamente
le cose per cui mi smarrivo
nel divertimento più
scanzonato


Frivole si perdevano
in un soffio


Dei tanti troppi problemi
irrisolti ho dimenticato
la soluzione nel cassetto
dell’incoscienza


Carlo Sani



domenica 7 aprile 2013

Il mio appisolarmi


Sono solo ma non
ancora consumato     


Anche se gli anni
mi hanno portato
in la con l’età


Nell’appartamento di Lei
che come ultimo gesto
di bene vero mi ha
lasciato in uso per
il resto dei miei
giorni  


Comodo per uno
solo abbondante


Con tutto quello che
abbiamo condiviso
al proprio
posto


Ma amo stare soprattutto
in sala dove li vivo buona
parte delle mie giornate


Con il mio bel vedere
fuori dalla porta
finestra sul viale


Con gli alberi quelli 
vicini al balcone
occupati da
rumorose
famiglie
di merli
tortore


Una stanza molto
illuminata che
condivide con
me i miei
silenzi


Conserva i ricordi
custodisce il mio
appisolarmi

Carlo Sani  

sabato 6 aprile 2013

Il traguardo


A modo mio senza
mai incertezze


Mi è stato di stimolo


Mi ha fatto superare
momenti irti
di difficoltà


E’ sempre stato
a modo mio
pronto
a verifica


Sicuro ma consapevole


Da non imporre
quel modo
di fare
di gestire
le situazioni


Credo sia stato proprio
non dettare le mie
convinzioni


Mi ha fatto fare
molta strada


Di più di quella che
irrigidendomi sulle
mie posizioni


Avrebbe precluso
il traguardo
sin qui
raggiunto

Carlo Sani

venerdì 5 aprile 2013

Parte integrante


Quanta disponibilità
ho donato per
il piacere
di farlo


Potere aiutare chi
ne ha bisogno oltre
a farmi sentire
meglio mi ha
evitato dell’inutilità


L’ entusiasmo che
in questo mi ha
sempre
contraddistinto
si è perso nel tempo


L’assiduità di allora
negli anni si è
persa per
strada


Anche se ripensandoci
a quante ore in ogni
momento libero
mi sono dato
presente
mi
inorgoglisce


Ma ora il disinteresse mi
ha messo ai margini di
quello che prima era
parte integrante
delle mie giornate       

                         Carlo Sani