Parole amare ma come
faccio senza di te
Tu sei tu e dopo vieni tu
Come faccio a non perdermi
come posso smettere
di pensarti
Il tempo non torna indietro
continua a scorrere non
risparmiandomi questo
freddo che mi gela
l’anima
Questo cuore che si è messo
a battere per conto suo
Ora che la realtà supera
l’immaginazione sono
disperato
soffro talmente tanto
le lacrime sudano
dolore
Sono desolato
e affranto sino
nelle ossa
Mi hai dato l’ennesima mazzata
questa volta è davvero pesante
fidati più di così impossibile
I dubbi mi tormentano
giù sino in fondo
ai pensieri miei
Sono attorcigliato su quel che
resta di me avvolto dal dolore
più umiliante
Tu sei sale sulle mie ferite
d’amore mi bruci mi dai
solo lamento
E poi tutto il meglio
del mio amore nelle
tue mani
Ti perdono perché
non sai farmi male
più di così
Carlo Sani
giovedì 30 giugno 2011
La mia vita
Tu hai preso la mia vita
non
la spendere inutilmente
sono nelle tue mani
come mai è stato
Sarò con te all’alba dei
giorni migliori
Sarò con te al calare della
sera di giornate esaltanti
Questa mia vita consuma
le giornate tra
le tue mani
Stringimi ogni giorno
che passa tra le tue
braccia solo così
questa mia vita
si accorgerà
di me
Carlo Sani
non
la spendere inutilmente
sono nelle tue mani
come mai è stato
Sarò con te all’alba dei
giorni migliori
Sarò con te al calare della
sera di giornate esaltanti
Questa mia vita consuma
le giornate tra
le tue mani
Stringimi ogni giorno
che passa tra le tue
braccia solo così
questa mia vita
si accorgerà
di me
Carlo Sani
martedì 28 giugno 2011
E’ bene è dolore
Sono così contento di averti sentito
potuto parlare che non riesco
a chiudere occhio
Quando hai fatto la foto sapevi
che mi avresti conosciuto
non mi togli gli occhi
da dosso
Sono felice questa notte anche
se sarà in bianco avrà il
sapore del tuo sorriso
Ho cambiato colonna sonora molto
dolce intensa vibrante come
il mio cuore quando
ascolta te
Grazie per avermi voluto ancora nei
tuoi pensieri non sai che bene mi
fa il tuo amore
In questi giorni di tuo
insistente silenzio
mi sentivo perso
Un susseguirsi di fitte dolorose
che schiantavano ogni giorno
di più il mio morale
Sei tu che puoi decidere
le mie giornate nel
bene nel male
E’ bene quando ci sei mi vuoi
è la
sveglia che tutti i giorni
ascolto più volentieri
E’ dolore quando ti allontani
segnando di malumore molte
mie giornate
Promettimi di non lasciarmi
più solo tanto tempo
mi smarrirei senza
di te
Non stancarti del mio amore
è l’unica cosa pulita che
posso offrirti
Mentre questa vita scorre
sui nostri giorni senza
più affaticarmi da
quando tu ci sei
Carlo Sani
potuto parlare che non riesco
a chiudere occhio
Quando hai fatto la foto sapevi
che mi avresti conosciuto
non mi togli gli occhi
da dosso
Sono felice questa notte anche
se sarà in bianco avrà il
sapore del tuo sorriso
Ho cambiato colonna sonora molto
dolce intensa vibrante come
il mio cuore quando
ascolta te
Grazie per avermi voluto ancora nei
tuoi pensieri non sai che bene mi
fa il tuo amore
In questi giorni di tuo
insistente silenzio
mi sentivo perso
Un susseguirsi di fitte dolorose
che schiantavano ogni giorno
di più il mio morale
Sei tu che puoi decidere
le mie giornate nel
bene nel male
E’ bene quando ci sei mi vuoi
è la
sveglia che tutti i giorni
ascolto più volentieri
E’ dolore quando ti allontani
segnando di malumore molte
mie giornate
Promettimi di non lasciarmi
più solo tanto tempo
mi smarrirei senza
di te
Non stancarti del mio amore
è l’unica cosa pulita che
posso offrirti
Mentre questa vita scorre
sui nostri giorni senza
più affaticarmi da
quando tu ci sei
Carlo Sani
Il tuo nome
Guardo la tua fotografia
i tuoi capelli sul mio
viso il tuo sguardo
su di me
Quello sguardo è rimasto
imprigionato nel mio
Qualsiasi cosa
che abbia il
tuo volto
Il più bel risveglio
a cui dare il
buongiorno
O solo te nella mente
tu sola mi scorri mi
batti nelle tempie
Sono contento su di giri
quando questo flusso mi
riempie di te
Ho timore di questo sentimento
così inteso ho male alle ossa
la pelle d’oca in assetto
costante
Penso a te i brividi increspano
le onde dei miei capelli
Nelle notti insonni sussurro
tra me e me il tuo nome
il tremito svanisce
Carlo Sani
i tuoi capelli sul mio
viso il tuo sguardo
su di me
Quello sguardo è rimasto
imprigionato nel mio
Qualsiasi cosa
che abbia il
tuo volto
Il più bel risveglio
a cui dare il
buongiorno
O solo te nella mente
tu sola mi scorri mi
batti nelle tempie
Sono contento su di giri
quando questo flusso mi
riempie di te
Ho timore di questo sentimento
così inteso ho male alle ossa
la pelle d’oca in assetto
costante
Penso a te i brividi increspano
le onde dei miei capelli
Nelle notti insonni sussurro
tra me e me il tuo nome
il tremito svanisce
Carlo Sani
domenica 26 giugno 2011
L’ultime spoglie
La morte nel tetro suo passare
si è presa un’altra vita
Non chiede non interessa sapere
Ti smorza l’ultimo respiro
si prende l’ultimo palpito
Morte dal presagio di se
Morte impietosa coglie
di sorpresa
Giaci spoglio solo
su quel lenzuolo
immobile
Giaci freddo
dal smunto
colore
In quella stanza
dal tuo stesso
pallore
Un lume fende il buio
intorno al tuo rigido
corpo
Il silenzio compatto
avvolge l’insieme
del funereo vano
Solo con i tuoi poveri
resti pronti per
il catafalco
Nessuna morte
mai
si è portata
via l’ultime
spoglie
Carlo Sani
si è presa un’altra vita
Non chiede non interessa sapere
Ti smorza l’ultimo respiro
si prende l’ultimo palpito
Morte dal presagio di se
Morte impietosa coglie
di sorpresa
Giaci spoglio solo
su quel lenzuolo
immobile
Giaci freddo
dal smunto
colore
In quella stanza
dal tuo stesso
pallore
Un lume fende il buio
intorno al tuo rigido
corpo
Il silenzio compatto
avvolge l’insieme
del funereo vano
Solo con i tuoi poveri
resti pronti per
il catafalco
Nessuna morte
mai
si è portata
via l’ultime
spoglie
Carlo Sani
sabato 25 giugno 2011
Abitudine
Abitudini diverse sempre ripetitive
Quante volte l’abitudine mi sveglia
strappandomi da una voglia
esagerata di dormire
Quante volte per abitudine ho
sorvolato sulle intenzioni
migliori
L’abitudine mi ha tolto
l’ebbrezza della
giovinezza
Abitudini pervase da scialbe
consuetudini
Le cose migliori le ho tracciate
quando l’abitudine ha lasciato
il posto alla convinzione
Abitudine per vocazione hai la noia
del mattino la monotonia della sera
L’abitudine peggiore è fare finta
che sia sempre la prima volta
Carlo Sani
Quante volte l’abitudine mi sveglia
strappandomi da una voglia
esagerata di dormire
Quante volte per abitudine ho
sorvolato sulle intenzioni
migliori
L’abitudine mi ha tolto
l’ebbrezza della
giovinezza
Abitudini pervase da scialbe
consuetudini
Le cose migliori le ho tracciate
quando l’abitudine ha lasciato
il posto alla convinzione
Abitudine per vocazione hai la noia
del mattino la monotonia della sera
L’abitudine peggiore è fare finta
che sia sempre la prima volta
Carlo Sani
La differenza
Ti voglio bene non
m’importa sapere
il perché
La differenza tra me e te è che
smarrisci l’entusiasmo in
inutili tiritere
Se io fossi come te col timore
del tuo lato migliore mi
vergognerei
Sarei preoccupato di non
lasciarmi trascinare
Mi peserebbe avere perso
l’occasione di un domani
affacciato su un giorno
migliore
Carlo Sani
m’importa sapere
il perché
La differenza tra me e te è che
smarrisci l’entusiasmo in
inutili tiritere
Se io fossi come te col timore
del tuo lato migliore mi
vergognerei
Sarei preoccupato di non
lasciarmi trascinare
Mi peserebbe avere perso
l’occasione di un domani
affacciato su un giorno
migliore
Carlo Sani
venerdì 24 giugno 2011
Abbracciami
Quanti abbracci tesi
a stringere chi non
c’è
Abbracci persi nell’angoscia
di un’assenza
Ci sono abbracci mai dati che
pesano nella mente come
macigni
Abbracci avvolti in lacrime
di dolore
Abbracci nati dall’amore
sino al concepimento
Abbracci che avrei
voluto che non ho
saputo stringere
Abbracci che volevo
dare si sono persi
nell’attesa
Abbracciami allontana
da noi la paura
di farlo
Adesso che puoi abbracciami
fa che in questo abbraccio
diventiamo una persona
sola
Carlo Sani
a stringere chi non
c’è
Abbracci persi nell’angoscia
di un’assenza
Ci sono abbracci mai dati che
pesano nella mente come
macigni
Abbracci avvolti in lacrime
di dolore
Abbracci nati dall’amore
sino al concepimento
Abbracci che avrei
voluto che non ho
saputo stringere
Abbracci che volevo
dare si sono persi
nell’attesa
Abbracciami allontana
da noi la paura
di farlo
Adesso che puoi abbracciami
fa che in questo abbraccio
diventiamo una persona
sola
Carlo Sani
giovedì 23 giugno 2011
Rugiada
Amico mio sono le quattro di questo
pomeriggio vigilia di una abbuffata
Si festeggia la rugiada
Quella rugiada che gronda
le notti umide delle mie
parti
Quelle notti che rincorrono
un sonno distratto
Sonno che non ne vuole sapere
di dormire
Intanto l’afa si scioglie in gocce
acide umide di sudore sui visi
assonnati di corpi rilassati
sulle proprie membra
Distesi sui materassi in attesa
di chiudere occhi stanchi di
girare lo sguardo perso
nell'ombra sfumata
della stanza
Carlo Sani
pomeriggio vigilia di una abbuffata
Si festeggia la rugiada
Quella rugiada che gronda
le notti umide delle mie
parti
Quelle notti che rincorrono
un sonno distratto
Sonno che non ne vuole sapere
di dormire
Intanto l’afa si scioglie in gocce
acide umide di sudore sui visi
assonnati di corpi rilassati
sulle proprie membra
Distesi sui materassi in attesa
di chiudere occhi stanchi di
girare lo sguardo perso
nell'ombra sfumata
della stanza
Carlo Sani
martedì 21 giugno 2011
Cuore tenero
Devo dire che in questo
mi trovi pienamente
d’accordo
Nella tenerezza mi
ci trovo bene da
sempre
E’il sentimento che ho
condiviso di più che
più mi appartiene
A volte insisto nel non farmi
trovare mentre una parte
di me mi rimprovera
Quando però il vento gira foriero
dello stesso trattamento ha sempre
lo stesso nome scoramento
L’identica desolazione che ho
procurato s’impadronisce dei
miei battiti
Quei stessi palpiti che mi legano
a te da quando hai bussato
al mio cuore
Per uno come me dal cuore
tenero carezzevole quelle
colme d’amore le tiene
in serbo solo per te
Carlo Sani
mi trovi pienamente
d’accordo
Nella tenerezza mi
ci trovo bene da
sempre
E’il sentimento che ho
condiviso di più che
più mi appartiene
A volte insisto nel non farmi
trovare mentre una parte
di me mi rimprovera
Quando però il vento gira foriero
dello stesso trattamento ha sempre
lo stesso nome scoramento
L’identica desolazione che ho
procurato s’impadronisce dei
miei battiti
Quei stessi palpiti che mi legano
a te da quando hai bussato
al mio cuore
Per uno come me dal cuore
tenero carezzevole quelle
colme d’amore le tiene
in serbo solo per te
Carlo Sani
domenica 19 giugno 2011
Ciò che non ho
Mi guardi stretta al cuscino
i capelli scomposti sulle
spalle sguardo che ha
ancora il sonno tra
le ciglia
Lo specchio riflette
l’immagine che ho
di te
Dammi la speranza di
credere in questo
amore che mi
trafigge
Questo amore che tramuta
il respiro in singhiozzi
di pianto
Sei tutto ciò che non ho
Stringerei le tue mani per
bruciarle tra le mie col
calore della passione
I giorni si rincorrono
con scioltezza uno
appresso all’altro
alla ricerca
di te
I pensieri grondano
di tutto il bene che
ti voglio
Carlo Sani
i capelli scomposti sulle
spalle sguardo che ha
ancora il sonno tra
le ciglia
Lo specchio riflette
l’immagine che ho
di te
Dammi la speranza di
credere in questo
amore che mi
trafigge
Questo amore che tramuta
il respiro in singhiozzi
di pianto
Sei tutto ciò che non ho
Stringerei le tue mani per
bruciarle tra le mie col
calore della passione
I giorni si rincorrono
con scioltezza uno
appresso all’altro
alla ricerca
di te
I pensieri grondano
di tutto il bene che
ti voglio
Carlo Sani
venerdì 17 giugno 2011
Sussurro d’amore
Non riesco a definire in quale stato
d’intenso innamoramento questa
canzone mi fa precipitare
Le parole sono un sussurro
di passione
Canta rivolgendosi con lo stesso
modo d’intendere delle donne
Se fossi donna al posto
tuo mi ameresti
di più
Sentire questa canzone
e fare l’amore danno
la stessa intensità
E’ talmente bella e significativa
quando finisce non sai se per
un attimo hai sognato
Carlo Sani
d’intenso innamoramento questa
canzone mi fa precipitare
Le parole sono un sussurro
di passione
Canta rivolgendosi con lo stesso
modo d’intendere delle donne
Se fossi donna al posto
tuo mi ameresti
di più
Sentire questa canzone
e fare l’amore danno
la stessa intensità
E’ talmente bella e significativa
quando finisce non sai se per
un attimo hai sognato
Carlo Sani
giovedì 16 giugno 2011
Assente ingiustificata
E’ sera ormai la speranza
di sentirti mera illusione
L’aria si è fatta fresca
scompiglia i capelli
lunghi
Camminando con il mio cane
in compagnia della stessa
tristezza
A lei manca la sua padrona
a me manchi tu
Troppo spesso si ferma sconsolata
cercando di lei nei suoi occhi fissi
leggo tutto il mio smarrimento
Non convinta china sul suo capo riprende
un penoso camminare con la stessa
pesantezza nel pensiero
l’accompagno
Passano i giorni continui
a essere assente
ingiustificata
Io senza di te canta qualcuno
si sta davvero male
Carlo Sani
di sentirti mera illusione
L’aria si è fatta fresca
scompiglia i capelli
lunghi
Camminando con il mio cane
in compagnia della stessa
tristezza
A lei manca la sua padrona
a me manchi tu
Troppo spesso si ferma sconsolata
cercando di lei nei suoi occhi fissi
leggo tutto il mio smarrimento
Non convinta china sul suo capo riprende
un penoso camminare con la stessa
pesantezza nel pensiero
l’accompagno
Passano i giorni continui
a essere assente
ingiustificata
Io senza di te canta qualcuno
si sta davvero male
Carlo Sani
Ho smesso di ascoltare
Questa musica mi fa dimenticare
il vuoto che si è nuovamente
impadronito dei miei
giorni a perdere
Mi arriva in fondo all’anima
potrei svanire beatamente
nei sogni miei
Spero dove sei sia migliore
di doveri sino a ieri
Ho sentito dire che certe assenze
sono quelle che fanno più rumore
devo essere sordo forse ho solo
smesso di ascoltare
Carlo Sani
il vuoto che si è nuovamente
impadronito dei miei
giorni a perdere
Mi arriva in fondo all’anima
potrei svanire beatamente
nei sogni miei
Spero dove sei sia migliore
di doveri sino a ieri
Ho sentito dire che certe assenze
sono quelle che fanno più rumore
devo essere sordo forse ho solo
smesso di ascoltare
Carlo Sani
mercoledì 15 giugno 2011
Più sola di così
Non fare caso se ti scrivo
non so neppure io perché
Ho messo la tua ultima foto
a tutto schermo non abbassi
lo sguardo mi mandi
in confusione
Che pesantezza oggi
il tuo silenzio
Ho letto il tuo triste
abbandono te ne vai
Dove hai deciso
di andare a
fare cosa
Starai via per chissà
quanto suppongo
Organizzati attenta
non dimenticare
nulla
Sicura che non
ti pentirai
Ti domanderai ma ti
mancheranno le
risposte che
sai
Vorrai ascoltare ma non
ci sarà nessuno che si
farà sentire
Ti guarderai allo specchio
vedrai una goccia bagnare
una lacrima
Ricorderai senza avere
nulla da stringere tra
le mani
Chiuderai la finestra spegnerai
la luce difficile sentirsi
più sola di così
Carlo Sani
non so neppure io perché
Ho messo la tua ultima foto
a tutto schermo non abbassi
lo sguardo mi mandi
in confusione
Che pesantezza oggi
il tuo silenzio
Ho letto il tuo triste
abbandono te ne vai
Dove hai deciso
di andare a
fare cosa
Starai via per chissà
quanto suppongo
Organizzati attenta
non dimenticare
nulla
Sicura che non
ti pentirai
Ti domanderai ma ti
mancheranno le
risposte che
sai
Vorrai ascoltare ma non
ci sarà nessuno che si
farà sentire
Ti guarderai allo specchio
vedrai una goccia bagnare
una lacrima
Ricorderai senza avere
nulla da stringere tra
le mani
Chiuderai la finestra spegnerai
la luce difficile sentirsi
più sola di così
Carlo Sani
Distratto abbandono
Sto d’incanto davanti
alla tua foto
La tua camera da letto
sei davanti dalla parte
dei piedi
Quei capelli tormentano
le mie notti
Lo specchio riflette quello
che io non conosco
Un candido cuscino incolpevole
testimone dei tuoi turbamenti
Lenzuola affrante dal dolore
di un amore troppo distante
Lo scuro dei tuoi capelli
illumina il tuo sguardo
Assorta tra le spalle
in un distratto
abbandono
Carlo Sani
alla tua foto
La tua camera da letto
sei davanti dalla parte
dei piedi
Quei capelli tormentano
le mie notti
Lo specchio riflette quello
che io non conosco
Un candido cuscino incolpevole
testimone dei tuoi turbamenti
Lenzuola affrante dal dolore
di un amore troppo distante
Lo scuro dei tuoi capelli
illumina il tuo sguardo
Assorta tra le spalle
in un distratto
abbandono
Carlo Sani
martedì 14 giugno 2011
I colori del mattino
Tu sei tutto quello che
dalle altre donne non
voglio più
Il tuo nome è la
certezza che ci
sei
Pronuncio il tuo nome
e tu sei mia ogni
volta un po’
di più
I miei pensieri
nascono con
l’idea di
te
Senza il pensiero
di te spente sono
le giornate
Più di te non
so immaginare
Mai più senza
di te non
esisto
Sei tutto l’amore
di cui non posso
privarmi
Ballerei con te
solo noi
Le guance si toccano
le labbra sfiorano
le nostre bocche
Le tue tenerezze mi addolciscono
mi sento sbriciolare nelle tue
carezze
Non chiedermi perdono se hai
deciso di amarmi sono io a
chiederti scusa per non
averti cercata prima
Nel mio fuoco ti bruceresti
nella passione ti perderesti
Nuda nella penombra della stanza
che lascia immaginare quello
che non si vede
Ti porterei via anche l’ultimo
respiro stretti in un impeto
fragoroso
Il tuo profumo è nell’aria di tutti
i giorni si esaurisce la notte con
l’odore dei nostri corpi nudi
Mai provato passione di questa
intensità la causa sei tu
Anche se ti lasci andare
non è mai abbastanza
La luna si specchia nel mare
illuminando i nostri corpi
nel buio della stanza
Rimaniamo stretti lasciamo
le finestre socchiuse
Voglio vedere l’alba tingere
i tuoi capelli coi colori
del mattino
Carlo Sani
dalle altre donne non
voglio più
Il tuo nome è la
certezza che ci
sei
Pronuncio il tuo nome
e tu sei mia ogni
volta un po’
di più
I miei pensieri
nascono con
l’idea di
te
Senza il pensiero
di te spente sono
le giornate
Più di te non
so immaginare
Mai più senza
di te non
esisto
Sei tutto l’amore
di cui non posso
privarmi
Ballerei con te
solo noi
Le guance si toccano
le labbra sfiorano
le nostre bocche
Le tue tenerezze mi addolciscono
mi sento sbriciolare nelle tue
carezze
Non chiedermi perdono se hai
deciso di amarmi sono io a
chiederti scusa per non
averti cercata prima
Nel mio fuoco ti bruceresti
nella passione ti perderesti
Nuda nella penombra della stanza
che lascia immaginare quello
che non si vede
Ti porterei via anche l’ultimo
respiro stretti in un impeto
fragoroso
Il tuo profumo è nell’aria di tutti
i giorni si esaurisce la notte con
l’odore dei nostri corpi nudi
Mai provato passione di questa
intensità la causa sei tu
Anche se ti lasci andare
non è mai abbastanza
La luna si specchia nel mare
illuminando i nostri corpi
nel buio della stanza
Rimaniamo stretti lasciamo
le finestre socchiuse
Voglio vedere l’alba tingere
i tuoi capelli coi colori
del mattino
Carlo Sani
Mai lo farò
Lungo la spiaggia percorrendo
un molo tra un barcone una
rete evitando le cassette
che puzzano di pesce
Mano nella mano a piedi scalzi
la sabbia s'impadronisce delle
nostre orme
Distesi sui maglioni con la
sabbia tra i tuoi capelli al
riparo dell'ultima barca
abbiamo fatto l'amore
Mentre le onde del mare
cadenzavano il ritmo del
nostro amplesso
Il momento più bello quando
il tuo respiro ha sussurrato
ti amo
Ho risposto pure io
per sempre hai
dimenticato io
mai lo farò
Carlo Sani
un molo tra un barcone una
rete evitando le cassette
che puzzano di pesce
Mano nella mano a piedi scalzi
la sabbia s'impadronisce delle
nostre orme
Distesi sui maglioni con la
sabbia tra i tuoi capelli al
riparo dell'ultima barca
abbiamo fatto l'amore
Mentre le onde del mare
cadenzavano il ritmo del
nostro amplesso
Il momento più bello quando
il tuo respiro ha sussurrato
ti amo
Ho risposto pure io
per sempre hai
dimenticato io
mai lo farò
Carlo Sani
lunedì 13 giugno 2011
Aspetto invano
La lucidità si è persa
in un controllo
precario
Ho le ossa pesanti
i muscoli stanchi
è la mancanza che
ho di te
So quello che non
vorrei sentirmi
dire
Non so più se esisto
non mi accorgo
di me
Perdo le notti
nel ricordo
di te
Nell’illusione che ho
di te non mi basti più
sei troppo importante
Vorrei i tuoi capelli
sulle mie ciglia
smetterei di
pensarti
Aspetto invano un tuo
piccolo cenno me lo
farei bastare
Carlo Sani
in un controllo
precario
Ho le ossa pesanti
i muscoli stanchi
è la mancanza che
ho di te
So quello che non
vorrei sentirmi
dire
Non so più se esisto
non mi accorgo
di me
Perdo le notti
nel ricordo
di te
Nell’illusione che ho
di te non mi basti più
sei troppo importante
Vorrei i tuoi capelli
sulle mie ciglia
smetterei di
pensarti
Aspetto invano un tuo
piccolo cenno me lo
farei bastare
Carlo Sani
domenica 12 giugno 2011
E poi
Cos'à questa foto che
mi prende così tanto
Forse cerchi qualcosa
che non hai
Sei così attaccabile che ti
farei scudo con tutto me
stesso
Bacerei i tuoi occhi bagnerei
le tue lacrime con le mie
Quella fossetta nel mento
che ricorda tanto la mia
mi lega a te
Strugge in me il ricordo dell'altra
sera, per la prima volta mi hai
detto e poi
E’ stato l'incontro delle nostre
anime il nostro plasmarci
in quello che da tanto
mi procurava notti
di lucida follia
la voglia
di te
Hai smesso l’indifferenza
ti sei concessa ciò ci ha
reso unici indivisibili
Ancora una volta sono
sempre io che cerco
di te
In ricordo di quel “e poi”
che tormenta l'anima
m'intristisce
i pensieri
Carlo Sani
mi prende così tanto
Forse cerchi qualcosa
che non hai
Sei così attaccabile che ti
farei scudo con tutto me
stesso
Bacerei i tuoi occhi bagnerei
le tue lacrime con le mie
Quella fossetta nel mento
che ricorda tanto la mia
mi lega a te
Strugge in me il ricordo dell'altra
sera, per la prima volta mi hai
detto e poi
E’ stato l'incontro delle nostre
anime il nostro plasmarci
in quello che da tanto
mi procurava notti
di lucida follia
la voglia
di te
Hai smesso l’indifferenza
ti sei concessa ciò ci ha
reso unici indivisibili
Ancora una volta sono
sempre io che cerco
di te
In ricordo di quel “e poi”
che tormenta l'anima
m'intristisce
i pensieri
Carlo Sani
Banderuola
che Domenica è senza
di te anche se tu sei
diversa da lei
I tuoi occhi non guardano
con quello sguardo che
mi ha messo spalle al
muro
Celentano da
il meglio di
se
Vibrano le corde migliori
di un umore sottotono
Mi sento subito diverso
la voglia di scrivere
s'impadronisce di
me e penso a te
Dolce non sarò tenero
neppure ma ho tanto
bisogno di te
Cessa di trastullarti nel vento delle
illusioni smetti di volteggiare come
una banderuola
Anche se tu sei così distante
da me e il vento ti allontana
sempre più
Acquieta la tua fantasia
e posati solo su di me
Carlo Sani
di te anche se tu sei
diversa da lei
I tuoi occhi non guardano
con quello sguardo che
mi ha messo spalle al
muro
Celentano da
il meglio di
se
Vibrano le corde migliori
di un umore sottotono
Mi sento subito diverso
la voglia di scrivere
s'impadronisce di
me e penso a te
Dolce non sarò tenero
neppure ma ho tanto
bisogno di te
Cessa di trastullarti nel vento delle
illusioni smetti di volteggiare come
una banderuola
Anche se tu sei così distante
da me e il vento ti allontana
sempre più
Acquieta la tua fantasia
e posati solo su di me
Carlo Sani
martedì 7 giugno 2011
Non struggermi
Questa non la conoscevo
forse cantata in spagnolo
Ti prego non struggermi
con queste melodie queste
immagini mi togli
la serenità
Preferisco non sentire
immaginare di te
di noi
Io tu queste canzoni questa musica
i nostri corpi in un carezzevole
abbraccio senza fine
L’amore di una notte intera
aspettando l’alba pieni
uno dell’altro
Pensi mai a questo
Io per sentirti meno lontana
e solo faccio questo sogno
a occhi aperti con la
pelle d’oca per
coperta
Carlo Sani
forse cantata in spagnolo
Ti prego non struggermi
con queste melodie queste
immagini mi togli
la serenità
Preferisco non sentire
immaginare di te
di noi
Io tu queste canzoni questa musica
i nostri corpi in un carezzevole
abbraccio senza fine
L’amore di una notte intera
aspettando l’alba pieni
uno dell’altro
Pensi mai a questo
Io per sentirti meno lontana
e solo faccio questo sogno
a occhi aperti con la
pelle d’oca per
coperta
Carlo Sani
venerdì 3 giugno 2011
Nulla è valso
Figurare solo il proprio percepire
quello che esserci ogni giorno
che passa suggerisce preludio
di disincanto
Interpretare l'emozione un sentimento
descrivendone riga dopo riga meglio
una tavolozza un pennello il resto
a nulla è valso
Carlo Sani
quello che esserci ogni giorno
che passa suggerisce preludio
di disincanto
Interpretare l'emozione un sentimento
descrivendone riga dopo riga meglio
una tavolozza un pennello il resto
a nulla è valso
Carlo Sani
Vorrei
Questa mia realtà non mi accontenta
non mi facilita, non sono quello
che vorrei
Vorrei impadronirmi dell'aria che respiro
del cielo che ammiro dell'universo
nell'infinito
Sciolto a liberare quella trepidazione
l’essenza di cui mi sento colmo
Tuttavia quando non mi precludo
quel senso di libertà riesco
a capirmi a esprimermi
con soddisfazione
Carlo Sani
non mi facilita, non sono quello
che vorrei
Vorrei impadronirmi dell'aria che respiro
del cielo che ammiro dell'universo
nell'infinito
Sciolto a liberare quella trepidazione
l’essenza di cui mi sento colmo
Tuttavia quando non mi precludo
quel senso di libertà riesco
a capirmi a esprimermi
con soddisfazione
Carlo Sani
giovedì 2 giugno 2011
Scrivere
Scrivere mi riempie la mente
mi fa battere forte il cuore
La mente elabora il pensiero
la scrittura mi assorbe
Emozioni che dalla testa
arrivano alla mano
Insisto nel fare scorrere
l'inchiostro le pagine
diventano infinite
Scrivere per non smettere
di leggere quanto
ho scritto
Carlo Sani
mi fa battere forte il cuore
La mente elabora il pensiero
la scrittura mi assorbe
Emozioni che dalla testa
arrivano alla mano
Insisto nel fare scorrere
l'inchiostro le pagine
diventano infinite
Scrivere per non smettere
di leggere quanto
ho scritto
Carlo Sani
mercoledì 1 giugno 2011
Quei posti
Aspettare da tempo
quello che mi porto
nel cuore
Progettare per poi lasciare
svanire nell’amarezza
Sfumato l’auspicio di rivedere
quei posti a me tanto cari
Ricordi di una gioventù
in odore di mare
Ora vivo dove la nebbia inghiotte
portoni sfuma la luce dei
lampioni
Di galleria in galleria
la frenesia di arrivare
spinge sull’acceleratore
Lasciare tra le ruote
l’affannosa calura
della pianura
Davanti ai miei occhi finalmente
un ondulato e schiumoso
mare
Sono sul ponte che attraversa quel
fiume che nessuna magra mai ha
assetato sono arrivato
Carlo sani
quello che mi porto
nel cuore
Progettare per poi lasciare
svanire nell’amarezza
Sfumato l’auspicio di rivedere
quei posti a me tanto cari
Ricordi di una gioventù
in odore di mare
Ora vivo dove la nebbia inghiotte
portoni sfuma la luce dei
lampioni
Di galleria in galleria
la frenesia di arrivare
spinge sull’acceleratore
Lasciare tra le ruote
l’affannosa calura
della pianura
Davanti ai miei occhi finalmente
un ondulato e schiumoso
mare
Sono sul ponte che attraversa quel
fiume che nessuna magra mai ha
assetato sono arrivato
Carlo sani
Le viole
Ci sono le viole
io e questo
campo
L’erba secca mi irrita le
gambe ho i calzoni
corti
Cespugli qua e la
il campo è grande
Alberi dalle foglie
elettrizzate dal
vento
Un sentiero segna
la via da seguire
Un spuntone di roccia
adombra l’erba
sottostante
Il campo non finisce lungo
la sua coltre al pascolo
Per quanto continuo il cammino
sono sempre al centro con
attorno le viole
Carlo Sani
io e questo
campo
L’erba secca mi irrita le
gambe ho i calzoni
corti
Cespugli qua e la
il campo è grande
Alberi dalle foglie
elettrizzate dal
vento
Un sentiero segna
la via da seguire
Un spuntone di roccia
adombra l’erba
sottostante
Il campo non finisce lungo
la sua coltre al pascolo
Per quanto continuo il cammino
sono sempre al centro con
attorno le viole
Carlo Sani
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