giovedì 30 giugno 2011

Male più di così

Parole amare ma come
faccio senza di te

Tu sei tu e dopo vieni tu

Come faccio a non perdermi
come posso smettere
di pensarti

Il tempo non torna indietro
continua a scorrere non
risparmiandomi questo
freddo che mi gela
l’anima

Questo cuore che si è messo
a battere per conto suo

Ora che la realtà supera
l’immaginazione sono
disperato
soffro talmente tanto
le lacrime sudano
dolore

Sono desolato
e affranto sino
nelle ossa

Mi hai dato l’ennesima mazzata
questa volta è davvero pesante
fidati più di così impossibile

I dubbi mi tormentano
giù sino in fondo
ai pensieri miei

Sono attorcigliato su quel che
resta di me avvolto dal dolore
più umiliante

Tu sei sale sulle mie ferite
d’amore mi bruci mi dai
solo lamento

E poi tutto il meglio
del mio amore nelle
tue mani

Ti perdono perché
non sai farmi male
più di così

Carlo Sani

La mia vita

Tu hai preso la mia vita
non
la spendere inutilmente
sono nelle tue mani
come mai è stato

Sarò con te all’alba dei
giorni migliori

Sarò con te al calare della
sera di giornate esaltanti

Questa mia vita consuma
le giornate tra
le tue mani

Stringimi ogni giorno
che passa tra le tue
braccia solo così
questa mia vita
si accorgerà
di me

Carlo Sani

martedì 28 giugno 2011

E’ bene è dolore

Sono così contento di averti sentito
potuto parlare che non riesco
a chiudere occhio

Quando hai fatto la foto sapevi
che mi avresti conosciuto
non mi togli gli occhi
da dosso

Sono felice questa notte anche
se sarà in bianco avrà il
sapore del tuo sorriso

Ho cambiato colonna sonora molto
dolce intensa vibrante come
il mio cuore quando
ascolta te

Grazie per avermi voluto ancora nei
tuoi pensieri non sai che bene mi
fa il tuo amore

In questi giorni di tuo
insistente silenzio
mi sentivo perso

Un susseguirsi di fitte dolorose
che schiantavano ogni giorno
di più il mio morale

Sei tu che puoi decidere
le mie giornate nel
bene nel male

E’ bene quando ci sei mi vuoi
è la
sveglia che tutti i giorni
ascolto più volentieri

E’ dolore quando ti allontani
segnando di malumore molte
mie giornate

Promettimi di non lasciarmi
più solo tanto tempo
mi smarrirei senza
di te

Non stancarti del mio amore
è l’unica cosa pulita che
posso offrirti

Mentre questa vita scorre
sui nostri giorni senza
più affaticarmi da
quando tu ci sei

Carlo Sani

Il tuo nome

Guardo la tua fotografia
i tuoi capelli sul mio
viso il tuo sguardo
su di me

Quello sguardo è rimasto
imprigionato nel mio

Qualsiasi cosa
che abbia il
tuo volto

Il più bel risveglio
a cui dare il
buongiorno

O solo te nella mente
tu sola mi scorri mi
batti nelle tempie

Sono contento su di giri
quando questo flusso mi
riempie di te

Ho timore di questo sentimento
così inteso ho male alle ossa
la pelle d’oca in assetto
costante

Penso a te i brividi increspano
le onde dei miei capelli

Nelle notti insonni sussurro
tra me e me il tuo nome
il tremito svanisce

Carlo Sani

domenica 26 giugno 2011

L’ultime spoglie

La morte nel tetro suo passare
si è presa un’altra vita

Non chiede non interessa sapere

Ti smorza l’ultimo respiro
si prende l’ultimo palpito

Morte dal presagio di se

Morte impietosa coglie
di sorpresa

Giaci spoglio solo
su quel lenzuolo
immobile

Giaci freddo
dal smunto
colore

In quella stanza
dal tuo stesso
pallore

Un lume fende il buio
intorno al tuo rigido
corpo

Il silenzio compatto
avvolge l’insieme
del funereo vano

Solo con i tuoi poveri
resti pronti per
il catafalco

Nessuna morte
mai
si è portata
via l’ultime
spoglie

Carlo Sani

sabato 25 giugno 2011

Abitudine

Abitudini diverse sempre ripetitive

Quante volte l’abitudine mi sveglia
strappandomi da una voglia
esagerata di dormire

Quante volte per abitudine ho
sorvolato sulle intenzioni
migliori

L’abitudine mi ha tolto
l’ebbrezza della
giovinezza

Abitudini pervase da scialbe
consuetudini

Le cose migliori le ho tracciate
quando l’abitudine ha lasciato
il posto alla convinzione

Abitudine per vocazione hai la noia
del mattino la monotonia della sera

L’abitudine peggiore è fare finta
che sia sempre la prima volta

Carlo Sani

La differenza

Ti voglio bene non
m’importa sapere
il perché

La differenza tra me e te è che
smarrisci l’entusiasmo in
inutili tiritere

Se io fossi come te col timore
del tuo lato migliore mi
vergognerei

Sarei preoccupato di non
lasciarmi trascinare

Mi peserebbe avere perso
l’occasione di un domani
affacciato su un giorno
migliore

Carlo Sani

venerdì 24 giugno 2011

Abbracciami

Quanti abbracci tesi
a stringere chi non
c’è

Abbracci persi nell’angoscia
di un’assenza

Ci sono abbracci mai dati che
pesano nella mente come
macigni

Abbracci avvolti in lacrime
di dolore

Abbracci nati dall’amore
sino al concepimento

Abbracci che avrei
voluto che non ho
saputo stringere

Abbracci che volevo
dare si sono persi
nell’attesa

Abbracciami allontana
da noi la paura
di farlo

Adesso che puoi abbracciami
fa che in questo abbraccio
diventiamo una persona
sola

Carlo Sani

giovedì 23 giugno 2011

Rugiada

Amico mio sono le quattro di questo
pomeriggio vigilia di una abbuffata

Si festeggia la rugiada

Quella rugiada che gronda
le notti umide delle mie
parti

Quelle notti che rincorrono
un sonno distratto

Sonno che non ne vuole sapere
di dormire

Intanto l’afa si scioglie in gocce
acide umide di sudore sui visi
assonnati di corpi rilassati
sulle proprie membra

Distesi sui materassi in attesa
di chiudere occhi stanchi di
girare lo sguardo perso
nell'ombra sfumata
della stanza

Carlo Sani

martedì 21 giugno 2011

Cuore tenero

Devo dire che in questo
mi trovi pienamente
d’accordo

Nella tenerezza mi
ci trovo bene da
sempre

E’il sentimento che ho
condiviso di più che
più mi appartiene

A volte insisto nel non farmi
trovare mentre una parte
di me mi rimprovera

Quando però il vento gira foriero
dello stesso trattamento ha sempre
lo stesso nome scoramento

L’identica desolazione che ho
procurato s’impadronisce dei
miei battiti

Quei stessi palpiti che mi legano
a te da quando hai bussato
al mio cuore

Per uno come me dal cuore
tenero carezzevole quelle
colme d’amore le tiene
in serbo solo per te

Carlo Sani

domenica 19 giugno 2011

Ciò che non ho

Mi guardi stretta al cuscino
i capelli scomposti sulle
spalle sguardo che ha
ancora il sonno tra
le ciglia

Lo specchio riflette
l’immagine che ho
di te

Dammi la speranza di
credere in questo
amore che mi
trafigge

Questo amore che tramuta
il respiro in singhiozzi
di pianto

Sei tutto ciò che non ho

Stringerei le tue mani per
bruciarle tra le mie col
calore della passione

I giorni si rincorrono
con scioltezza uno
appresso all’altro
alla ricerca
di te

I pensieri grondano
di tutto il bene che
ti voglio

Carlo Sani

venerdì 17 giugno 2011

Sussurro d’amore

Non riesco a definire in quale stato
d’intenso innamoramento questa
canzone mi fa precipitare

Le parole sono un sussurro
di passione

Canta rivolgendosi con lo stesso
modo d’intendere delle donne

Se fossi donna al posto
tuo mi ameresti
di più

Sentire questa canzone
e fare l’amore danno
la stessa intensità

E’ talmente bella e significativa
quando finisce non sai se per
un attimo hai sognato

Carlo Sani

giovedì 16 giugno 2011

Assente ingiustificata

E’ sera ormai la speranza
di sentirti mera illusione

L’aria si è fatta fresca
scompiglia i capelli
lunghi

Camminando con il mio cane
in compagnia della stessa
tristezza

A lei manca la sua padrona
a me manchi tu

Troppo spesso si ferma sconsolata
cercando di lei nei suoi occhi fissi
leggo tutto il mio smarrimento

Non convinta china sul suo capo riprende
un penoso camminare con la stessa
pesantezza nel pensiero
l’accompagno

Passano i giorni continui
a essere assente
ingiustificata

Io senza di te canta qualcuno
si sta davvero male

Carlo Sani

Ho smesso di ascoltare

Questa musica mi fa dimenticare
il vuoto che si è nuovamente
impadronito dei miei
giorni a perdere

Mi arriva in fondo all’anima
potrei svanire beatamente
nei sogni miei

Spero dove sei sia migliore
di doveri sino a ieri

Ho sentito dire che certe assenze
sono quelle che fanno più rumore
devo essere sordo forse ho solo
smesso di ascoltare

Carlo Sani

mercoledì 15 giugno 2011

Più sola di così

Non fare caso se ti scrivo
non so neppure io perché

Ho messo la tua ultima foto
a tutto schermo non abbassi
lo sguardo mi mandi
in confusione

Che pesantezza oggi
il tuo silenzio

Ho letto il tuo triste
abbandono te ne vai

Dove hai deciso
di andare a
fare cosa

Starai via per chissà
quanto suppongo

Organizzati attenta
non dimenticare
nulla

Sicura che non
ti pentirai

Ti domanderai ma ti
mancheranno le
risposte che
sai

Vorrai ascoltare ma non
ci sarà nessuno che si
farà sentire

Ti guarderai allo specchio
vedrai una goccia bagnare
una lacrima

Ricorderai senza avere
nulla da stringere tra
le mani

Chiuderai la finestra spegnerai
la luce difficile sentirsi
più sola di così

Carlo Sani

Distratto abbandono

Sto d’incanto davanti
alla tua foto

La tua camera da letto
sei davanti dalla parte
dei piedi

Quei capelli tormentano
le mie notti

Lo specchio riflette quello
che io non conosco

Un candido cuscino incolpevole
testimone dei tuoi turbamenti

Lenzuola affrante dal dolore
di un amore troppo distante

Lo scuro dei tuoi capelli
illumina il tuo sguardo

Assorta tra le spalle
in un distratto
abbandono

Carlo Sani

martedì 14 giugno 2011

I colori del mattino

Tu sei tutto quello che
dalle altre donne non
voglio più

Il tuo nome è la
certezza che ci
sei

Pronuncio il tuo nome
e tu sei mia ogni
volta un po’
di più

I miei pensieri
nascono con
l’idea di
te

Senza il pensiero
di te spente sono
le giornate

Più di te non
so immaginare

Mai più senza
di te non
esisto

Sei tutto l’amore
di cui non posso
privarmi

Ballerei con te
solo noi

Le guance si toccano
le labbra sfiorano
le nostre bocche

Le tue tenerezze mi addolciscono
mi sento sbriciolare nelle tue
carezze

Non chiedermi perdono se hai
deciso di amarmi sono io a
chiederti scusa per non
averti cercata prima

Nel mio fuoco ti bruceresti
nella passione ti perderesti

Nuda nella penombra della stanza
che lascia immaginare quello
che non si vede

Ti porterei via anche l’ultimo
respiro stretti in un impeto
fragoroso

Il tuo profumo è nell’aria di tutti
i giorni si esaurisce la notte con
l’odore dei nostri corpi nudi

Mai provato passione di questa
intensità la causa sei tu

Anche se ti lasci andare
non è mai abbastanza

La luna si specchia nel mare
illuminando i nostri corpi
nel buio della stanza

Rimaniamo stretti lasciamo
le finestre socchiuse

Voglio vedere l’alba tingere
i tuoi capelli coi colori
del mattino

Carlo Sani

Mai lo farò

Lungo la spiaggia percorrendo
un molo tra un barcone una
rete evitando le cassette
che puzzano di pesce

Mano nella mano a piedi scalzi
la sabbia s'impadronisce delle
nostre orme

Distesi sui maglioni con la
sabbia tra i tuoi capelli al
riparo dell'ultima barca
abbiamo fatto l'amore

Mentre le onde del mare
cadenzavano il ritmo del
nostro amplesso

Il momento più bello quando
il tuo respiro ha sussurrato
ti amo

Ho risposto pure io
per sempre hai
dimenticato io
mai lo farò

Carlo Sani

lunedì 13 giugno 2011

Aspetto invano

La lucidità si è persa
in un controllo
precario

Ho le ossa pesanti
i muscoli stanchi
è la mancanza che
ho di te

So quello che non
vorrei sentirmi
dire

Non so più se esisto
non mi accorgo
di me

Perdo le notti
nel ricordo
di te

Nell’illusione che ho
di te non mi basti più
sei troppo importante

Vorrei i tuoi capelli
sulle mie ciglia
smetterei di
pensarti

Aspetto invano un tuo
piccolo cenno me lo
farei bastare

Carlo Sani

domenica 12 giugno 2011

E poi

Cos'à questa foto che
mi prende così tanto

Forse cerchi qualcosa
che non hai

Sei così attaccabile che ti
farei scudo con tutto me
stesso

Bacerei i tuoi occhi bagnerei
le tue lacrime con le mie

Quella fossetta nel mento
che ricorda tanto la mia
mi lega a te

Strugge in me il ricordo dell'altra
sera, per la prima volta mi hai
detto e poi

E’ stato l'incontro delle nostre
anime il nostro plasmarci
in quello che da tanto
mi procurava notti
di lucida follia
la voglia
di te

Hai smesso l’indifferenza
ti sei concessa ciò ci ha
reso unici indivisibili

Ancora una volta sono
sempre io che cerco
di te

In ricordo di quel “e poi”
che tormenta l'anima
m'intristisce
i pensieri

Carlo Sani

Banderuola

che Domenica è senza
di te anche se tu sei
diversa da lei

I tuoi occhi non guardano
con quello sguardo che
mi ha messo spalle al
muro

Celentano da
il meglio di
se

Vibrano le corde migliori
di un umore sottotono

Mi sento subito diverso
la voglia di scrivere
s'impadronisce di
me e penso a te

Dolce non sarò tenero
neppure ma ho tanto
bisogno di te

Cessa di trastullarti nel vento delle
illusioni smetti di volteggiare come
una banderuola

Anche se tu sei così distante
da me e il vento ti allontana
sempre più

Acquieta la tua fantasia
e posati solo su di me

Carlo Sani

martedì 7 giugno 2011

Non struggermi

Questa non la conoscevo
forse cantata in spagnolo

Ti prego non struggermi
con queste melodie queste
immagini mi togli
la serenità

Preferisco non sentire
immaginare di te
di noi

Io tu queste canzoni questa musica
i nostri corpi in un carezzevole
abbraccio senza fine

L’amore di una notte intera
aspettando l’alba pieni
uno dell’altro

Pensi mai a questo

Io per sentirti meno lontana
e solo faccio questo sogno
a occhi aperti con la
pelle d’oca per
coperta

Carlo Sani

venerdì 3 giugno 2011

Nulla è valso

Figurare solo il proprio percepire
quello che esserci ogni giorno
che passa suggerisce preludio
di disincanto

Interpretare l'emozione un sentimento
descrivendone riga dopo riga meglio
una tavolozza un pennello il resto
a nulla è valso

Carlo Sani

Vorrei

Questa mia realtà non mi accontenta
non mi facilita, non sono quello
che vorrei

Vorrei impadronirmi dell'aria che respiro
del cielo che ammiro dell'universo
nell'infinito

Sciolto a liberare quella trepidazione
l’essenza di cui mi sento colmo

Tuttavia quando non mi precludo
quel senso di libertà riesco
a capirmi a esprimermi
con soddisfazione

Carlo Sani

giovedì 2 giugno 2011

Scrivere

Scrivere mi riempie la mente
mi fa battere forte il cuore

La mente elabora il pensiero
la scrittura mi assorbe

Emozioni che dalla testa
arrivano alla mano

Insisto nel fare scorrere
l'inchiostro le pagine
diventano infinite

Scrivere per non smettere
di leggere quanto
ho scritto

Carlo Sani

mercoledì 1 giugno 2011

Quei posti

Aspettare da tempo
quello che mi porto
nel cuore

Progettare per poi lasciare
svanire nell’amarezza

Sfumato l’auspicio di rivedere
quei posti a me tanto cari

Ricordi di una gioventù
in odore di mare

Ora vivo dove la nebbia inghiotte
portoni sfuma la luce dei
lampioni

Di galleria in galleria
la frenesia di arrivare
spinge sull’acceleratore

Lasciare tra le ruote
l’affannosa calura
della pianura

Davanti ai miei occhi finalmente
un ondulato e schiumoso
mare

Sono sul ponte che attraversa quel
fiume che nessuna magra mai ha
assetato sono arrivato

Carlo sani

Le viole

Ci sono le viole
io e questo
campo

L’erba secca mi irrita le
gambe ho i calzoni
corti

Cespugli qua e la
il campo è grande

Alberi dalle foglie
elettrizzate dal
vento

Un sentiero segna
la via da seguire

Un spuntone di roccia
adombra l’erba
sottostante

Il campo non finisce lungo
la sua coltre al pascolo

Per quanto continuo il cammino
sono sempre al centro con
attorno le viole

Carlo Sani